Il modo in cui ci spostiamo ha visto un cambiamento radicale nei primi mesi del 2020, poiché i cittadini di tutto il mondo hanno dovuto rimanere in casa per limitare la diffusione del COVID-19.
Cosa possono dirci i dati del traffico in questa situazione particolare?
Nel migliore dei casi, l’auto famigliare media è sempre in uso solo per il 4% della sua vita.
Il resto del tempo è nel garage o parcheggiata vicino all’ufficio. Oggi possiamo nuovamente spostarci senza limiti ma fino a qualche settimana fa, un breve viaggio per andare al supermercato, sembrava un miraggio.
Come sono cambiati i modelli di traffico in tutto il mondo a causa della diffusione del Coronavirus?
L’indice TomTom Traffic in tempo reale mostra l’entità della congestione del traffico in tutto il mondo. E’ in grado di dirti che, nel 2019, il tempo medio extra trascorso nel traffico è stato di 87 minuti.
Nel 2020, questo numero potrebbe apparire diverso. Col COVID-19 che ha imposto un pesante blocco per la società, molti paesi hanno correttamente reagito limitando i movimenti pubblici.
In molte delle nostre città, per la prima volta da anni, le strade sono rimaste quasi totalmente prive di traffico. I veicoli sono quasi scomparsi da alcune delle città più trafficate del mondo.
Chi doveva spostarsi per cause di forza maggiore si è ritrovato a viaggiare su strade fantasma. Queste situazioni sono un’istantanea affascinante sull’impatto che COVID-19 ha avuto in tutto il mondo e su come i paesi stanno reagendo alla minaccia.
Ecco cosa possono dirci i dati sul traffico storico
Lavorare da casa è diventato obbligatorio per molti. I negozi e i luoghi pubblici non essenziali sono stati chiusi. Le fabbriche e gli uffici stanno sfruttando lo smart working quando possibile.
Poiché i numeri dei contagiati aumentava e il sistema sanitario nazionale stava affrontando un difficile test, era facile (ed è tutt’ora attuale) farsi una domanda: queste misure limitative funzionano?
In TomTom ovviamente non sono epidemiologi e la diffusione clinica delle malattie infettive non è la loro specialità. Tuttavia, da fanatici dei dati, queste informazioni forniscono indizi cruciali su come le città reagiscono a queste misure limitative e possono aiutare le autorità e le organizzazioni a prendere decisioni ben ponderate sulla mobilità.
Vediamo ad esempio cos’è successo a Milano.
Possiamo osservare i soliti movimenti intorno alla città di Milano (fig.1). Nell’immagine successiva (fig.2) gli unici dati cartografici evidenti sono gli elementi dell’acqua. Tutte le linee sono tracce GPS collegate ai dispositivi TomTom raccolte il 24 gennaio.
Possiamo paragonarlo a una vista più recente presa il 6 aprile (fig. 2) ed è sorprendente vedere la ridotta quantità di traffico in città. Ciò dimostra visivamente che le persone non si muovono nel solito modo, optando per seguire le linee guida ufficiali e rimanere a casa.

Fig.1 – Milano, 24 gennaio 2020. Prima delle restrizioni per il COVID-19

Fig.2 – Milano, 6 aprile 2020. Durante le restrizioni per il COVID-19

Fig.3 – Roma, 24 gennaio 2020. Prima delle restrizioni per il COVID-19

Fig.4 – Roma, 6 aprile 2020. Durante le restrizioni per il COVID-19
Utilizzando questi dati raccolti, si è calcolato che in media il traffico è risultato inferiore di circa l’85% rispetto a quanto ci si aspetterebbe a Milano e Roma.
L’Italia non è sola in questa esperienza.
Molti altri paesi hanno adottato restrizioni simili sui movimenti di tutti i giorni, con il divieto di viaggiare esteso alla maggior parte della popolazione.
Gli Stati Uniti, raggiunti più tardi dal virus, hanno avuto situazione diverse da uno Stato all’altro. La California ha uno dei più bassi tassi di infezione nel paese, ma possiamo ancora vedere un impatto significativo sui livelli di traffico sulle strade. Nella città di Los Angeles, il traffico ha registrato una riduzione del 67%, mentre a San Francisco è del 75% circa.

Fig.5 – Los Angeles, 24 gennaio 2020. Prima delle restrizioni per il COVID-19

Fig.6 – Los Angeles, 6 aprile 2020. Durante le restrizioni per il COVID-19

Fig.6 – San Francisco, 24 gennaio 2020. Prima delle restrizioni per il COVID-19

Fig.8 – San Francisco, 6 aprile 2020. Durante le restrizioni per il COVID-19
Come è stata fatta questa analisi?
Per questa particolare analisi ci è posti le seguenti domande:
- vediamo una riduzione complessiva della mobilità a seguito delle restrizioni COVID-19?
- Se sì, quanto è stata forte la riduzione?
- Con quale velocità le persone si sono conformate?
I dati vengono acquisiti in un periodo di 24 ore per fornire una correlazione dei flussi di traffico in un’istantanea di un giorno.
E’ stato scelto venerdì 24 gennaio come base, come periodo di riferimento prima delle restrizioni COVID-19.
Per la vista durante le restrizioni COVID-19 abbiamo scelto venerdì 6 aprile, quindi le tendenze della mobilità non sono state influenzate dal periodo pasquale.
Le 10 ‘migliori’ città del mondo
Le città di tutto il mondo, senza eccezioni, hanno visto una forte riduzione dei volumi di traffico, alcuni di quasi l’85%.
Ciò dimostra la volontà delle persone di limitare i loro movimenti per contenere la diffusione del coronavirus. Mentre alcuni movimenti del traffico sono essenziali – come ad esempio per immagazzinare gli scaffali dei supermercati e per far arrivare gli operatori chiave negli ospedali – molti viaggi ritenuti superflui sono stati limitati se non azzerati.
Per vedere la portata del cambiamento nei modelli di mobilità in tutto il mondo, abbiamo eseguito un’analisi delle prime dieci città del mondo con la riduzione del traffico più elevata.
Utilizzando come base le cifre del traffico medio della settimana del 20 gennaio, sono state confrontate con quelle della settimana del 30 marzo.
Prendendo ad esempio Milano, ciò significa che il traffico medio in città era dell’84,78% inferiore a quello si aspetterebbe di vedere in una settimana normale.
Le prime dieci città al mondo per riduzione del traffico includono:
1. Milan, Italia – 84.78%
2. Paris, Francia – 84.10%
3. Rome, Italia – 83.80%
4. Madrid, Spagna – 83.27%
5. Monaco, Monaco – 79.44%
6. Barcelona, Spagna – 81.04%
7. Manchester, Regno Unito – 75.65%
8. Lisbon, Portogallo – 75.54%
9. Lyon, Francia – 73.66%
10. Boston, USA – 73.40%
Altre città significative appena fuori dalla top 10 includono Birmingham, Regno Unito (71,89%), Londra, Regno Unito (71,37%), San Paolo, Brasile (70,17%), New York, Stati Uniti (69,96%) e Mosca, Russia (65,44% ).
Il fine settimana di Pasqua
Con le festività e il tempo soleggiato che invitavano le persone a godersi i grandi spazi aperti in tutto l’emisfero settentrionale, i dati sul traffico possono indicare quanti cittadini hanno rispettato le restrizioni ai movimenti?
Usando il Regno Unito come esempio, sono stati esaminati i dati sul traffico durante il fine settimana di Pasqua. I dati suggeriscono che tra il 10 e il 12 aprile gli inglesi hanno rispettato le linee guida sul distanziamento sociale e, nonostante le buone condizioni meteorologiche, sono rimasti a casa invece di recarsi in parchi e località costiere.

Fig.9 – Londra, weekend pasquale 2019.

Fig.10 – Londra, weekend pasquale 2020.

Fig.11 – Birmingham, weekend pasquale 2019.

Fig.12 – Birmingham, weekend pasquale 2020.

Fig.13 – Brighton, weekend pasquale 2019.

Fig.14 – Brighton, weekend pasquale 2020.
Città come Londra e Birmingham sono rimaste relativamente tranquille, mentre città costiere popolari come Brighton, a un’ora di distanza da Londra, hanno mostrato poco o nessun traffico durante il fine settimana di vacanza.
Il metodo
I dati sul traffico per questa analisi provengono da oltre 600 milioni di dispositivi connessi per misurare e tracciare il traffico in tutto il mondo ogni giorno.
Mentre questi risultati sono interessanti da studiare, la loro interpretazione deve essere attentamente considerata. Se una città mostra una riduzione della mobilità inferiore rispetto a un’altra città, ciò non significa che vi sia un minore rispetto delle restrizioni alla circolazione. Una città potrebbe essere sede di un’industria essenziale o di un numero maggiore di lavoratori chiave e semplicemente non può ridurre ulteriormente la mobilità.
Per ottenere il massimo da questi dati, è necessario correlarli e combinarli con altre fonti.
Come avere queste informazioni?
Avere queste informazioni a tua disposizione è più semplice di quello che pensi…
Noi di GrafoStradale, Rivenditori autorizzati TomTom, possiamo fornirti i dati più idonei alla tua ricerca o alla tua analisi.
Se ad esempio anche tu stai cercando dati di traffico storico, ti basterà andare a questo link e Contattarci tramite il Modulo Contatti a fine Pagina.
Entro 8h, grazie al nostro sistema Fast Reply, sarai sempre ricontattato da un Esperto di dati stradali TomTom per parlare assieme a te.
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